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dai GIORNALI di OGGI

2009-09-29

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2009-09-29

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2009-10-02

SCONTRO IN TRASMISSIONE

D'Addario, il racconto ad "Annozero":

"Il premier sapeva che ero una escort"

"Ho registrato ma non volevo ricattare nessuno. In quelle due serate a Palazzo Grazioli non ero l’unica escort"

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NOTIZIE CORRELATE

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Tarantini alla Rai: bloccate la puntata di F. Sarzanini (1 ottobre 2009)

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Berlusconi: "Santoro ci porta voti" (30 settembre 2009)

ROMA - L'esordio è con un at­tacco ad Augusto Minzolini, diretto­re del Tg1. E con uno spezzone del­la Bbc che prende in giro, senza troppi riguardi, sia Silvio Berlusco­ni sia Gordon Brown. Ma il piatto forte di "No Gianpi, no party", tito­lo dell’ultima puntata di Annozero, è Patrizia D’Addario, l’escort più ce­lebre d’Italia. La sua presenza ha ri­schiato di far saltare il programma, come spiega Michele Santoro: "Alle 19 è arrivato un parere dell’ufficio legale, contrario alla sua partecipa­zione, corredato da una stringata lettera del direttore di rete. Cosa vuol dire, ho chiesto: è una diretti­va o un parere? La risposta che mi hanno dato è: 'Non ho ricevuto in­dicazioni aziendali in merito'. Quin­di siamo qui in questa valle di Josa­fat e andiamo avanti lo stesso. De­vono dirlo che non devo andare in onda, sennò sempre in onda sto". Così si parte ed ecco la D’Addario, che per la prima volta rivela: "Berlu­sconi sapeva che ero una escort".

Il programma comincia con in­terviste a Gianpaolo Tarantini, l’im­prenditore al centro delle inchieste, e agli altri protagonisti della vicen­da a luci rosse che ha coinvolto il premier Silvio Berlusconi. Ma si par­la anche dello scandalo sanità che riguarda esponenti Pd. Santoro mo­stra i dati: aumento dell’uso delle protesi in Italia rispetto al 2001: +55 per cento; in Puglia +243 per cento. Il sindaco di Bari Michele Emiliano viene interrogato sulla fa­mosa cena con Tarantini, presente Massimo D’Alema: "Andammo via subito: una delle cene più inoppor­tune che si potevano organizzare". Poi si passa alla D’Addario. Con Maurizio Belpietro, direttore di Li­bero : "La questione sessuale è un dettaglio. Mi sembra disgustoso in­vece il malaffare nella sanità". Poi ecco in collegamento da Bari "la signora D’Addario". Che confer­ma tutto e aggiunge: "Non ero l’uni­ca escort, ce n’erano altre. Sembra­va un harem".

Belpietro la attacca: "Lei ha sputtanato Berlusconi, an­dando dai magistrati e al Corriere della Sera . Perché ha registrato tut­to? ". Santoro traduce: "Voleva ricat­tarlo? ". D’Addario: "Assolutamente no. Io sono stata chiamata dalla ma­gistratura, dopo aver subito un fur­to ". Video con Barbara Montereale: "Tarantini ci diceva: se restate da Berlusconi, vi arriva la busta, 5.000 euro " . Interviene in video Carl Bern­stein, premio Pulitzer: "Da voi c’è una situazione assurda, c’è un pre­mier che cerca di inibire la stampa libera: è stalinismo sovietico". Se­gue battibecco tra Belpietro ed Emi­liano. Il direttore: "Parliamo della sanità, non delle escort". Il sindaco sbotta: "È un trucco che non funzio­na ". Belpietro: "Tarantini dice che lei gli ha chiesto aiuto". Emiliano: "Lei mente, è una pagliacciata". Conclusione con due domande alla D’Addario: "Il premier sapeva che era una escort?". Risposta: "Sì che lo sapeva".

Poi la candidatura mancata alle Europee: "Prima me l’hanno promessa, poi mi hanno detto che era successo un gran casi­no con la moglie Veronica e quindi dovevamo soprassedere. Allora mi hanno candidato a Bari". Belpietro: "Finora non aveva mai detto che il presidente sapeva che era una escort. Il cerchio è chiuso, operazio­ne chiara". Poi incalza la D’Adda­rio: "Come guadagna i suoi soldi?". Lei: "Lavoro, lo vede come no? Co­sa devo fare, espatriare?". Finito Annozero , comincia Porta a Porta . Bruno Vespa, che in matti­nata aveva visto Berlusconi, dibatte sulla libertà d’informazione a parti­re proprio dalle immagini di Santo­ro e della D’Addario: duro scontro tra il ministro La Russa e il matema­tico Odifreddi.

Alessandro Trocino

01 ottobre 2009(ultima modifica: 02 ottobre 2009)

 

 

 

Il premier

Berlusconi: "Non ci facciamo intimidire da menzogne, governo andrà avanti"

Intervento telefonico al convengo degli ex Dc confluiti nel Pdl: "Manifestazione per libertà di stampa è farsa"

SAINT VINCENT (Aosta) - "Noi non ci facciamo intimidire da menzogne o attacchi", ha detto Silvio Berlusconi inviando un saluto telefonico agli ex democristiani confluiti nel Pdl riuniti in un convegno organizzato a Saint Vincent. "Noi garantiamo - ha aggiunto il premier - che il nostro popolo ci vuole al governo fino alla fine della legislatura. Siamo del resto decisi ad andare avanti e non ci fermeranno". Berlusconi ha sottolineato che secondo gli ultimi dati in suo possesso il suo governo è al 56% dei consensi, mentre lui personalmente ne raccoglie il 68,2%.

PROGRAMMA DI GOVERNO - "Siamo tutti consapevolmente uniti sul programma di governo - ha aggiunto Berlusconi - un programma con il quale ci siamo presentati agli elettori. Questa - ha sottolineato - è la nuova moralità politica, autentica moralità politica, che abbiamo portato nella politica italiana e che vorremmo diventasse un imperativo categorico per ciascuno". "Rispetteremo alla lettera gli impegni presi con gli elettori - ha osservato ancora il premier - Siamo persone che sanno realizzare, non siamo persone che vivono solo di parole, di chiacchiere come fanno i nostri avversari".

MANIFESTAZIONE SU INFORMAZIONE È FARSA - "La manifestazione per la libertà di stampa è una vera farsa", ha detto ancora Silvio Berlusconi in collegamento telefonico. "La libertà - ha aggiunto - è molto più ampia in Italia di qualunque altro paese occidentale".

 

02 ottobre 2009

 

 

 

 

 

i legali di tarantini: "non ha mai presentato la d'addario al premier come "escort""

Annozero: oltre 7 milioni di telespettatori

La puntata di giovedì su Rai2 con ospite Patrizia D'Addario ha fatto segnare il 29,92% di ascolto

Michele Santoro ad Annozero (Di Vita)

Michele Santoro ad Annozero (Di Vita)

ROMA - Un successo eccezionale: almeno dal punto di vista dell'ascolto. La puntata di Annozero (Rai2) con ospite la escort Patrizia D'Addario che ha parlato del suo rapporto con il premier Silvio Berlusconi ha fatto un vero e proprio boom di ascolti: oltre 7 milioni di telespettatori (per la precisione 7.338.000) con il 29,92% di media. La prima puntata, il cui risultato era già stato considerato unanimemente positivo dal punto di vista degli ascolti, aveva fatto registrare circa 5 milioni di telespettatori.

VITTORIA NEL PRIME TIME - La trasmissione condotta da Michele Santoro ha vinto dunque il prime time. Su Raiuno infatti le due puntate della fiction Don Matteo hanno fatto 21,87% di media con 5.773.000 telespettatori e le due di Doctor House su Canale 5 il 15,93% con 4.840.000 telespettatori. Di rilievo anche lo share registrato da Porta a porta, che giovedi è andato in onda in diretta con ospiti il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il viceministro con delega alle Comunicazioni Paolo Romani. Il programma, che all’inizio ha riproposto spezzoni dello stesso Annozero commentati in studio dagli ospiti, ha registrato il 27.4 % di share, ed è stato seguito da un milione 987 mila spettatori, dato importante considerando l’abbassamento, in seconda serata, della platea di telespettatori.

SANTORO - "Il pubblico non vuole censure". Si limita a queste parole il commento di Michele Santoro sugli ascolti di Annozero. "Certi numeri non si commentano" ha aggiunto, sorridendo, Santoro.

I LEGALI DI TARANTINI - Sulle dichiarazioni della D'Addario ad Annozero sono però intervenuti i legali di Giampaolo Tarantini l'imprenditore della escort, indagato dalla procura barese, che avrebbe presentato la escort al premier. "Il dottor Giampaolo Tarantini ribadisce di non aver mai presentato la signora Patrizia D'Addario al presidente Berlusconi, qualificandola come "escort" per come, al contrario, quest'ultima ha per la prima volta affermato nel corso della trasmissione televisiva Annozero" hanno scritto in una nota, i legali di Tarantini, Nicola Quaranta e Nico D'Ascola. "Tarantini ribadisce, nostro tramite - hanno aggiunto i due legali - che la presentazione della signora D'Addario al Presidente Berlusconi non implicava alcun precostituito accordo in ordine a prestazioni sessuali già commissionate".

SCHIFANI - Intanto la puntata di giovedì del programma di Santoro ha scatenato nuovamente la polemica nel mondo politico. Con l'ultima puntata di Annozero "si è superato il limite della decenza". È la denuncia del presidente del Senato, Renato Schifani, in visita alle truppe italiane in Afghanistan. "Il servizio pubblico dovrebbe fare comunicazione nei limiti della decenza sopportabili dal Paese" ha detto Schifani, "temo che questo limite sia stato superato da un po' di tempo. Siamo nella palese indecenza".

"È quanto meno inopportuno che il presidente del Senato, seconda carica dello Stato, si soffermi a disquisire sulla decenza o meno di un programma di informazione televisiva. Tanto più inopportuno se tale dichiarazione è fatta durante una visita al contingente militare italiano duramente impegnato in Afghanistan" è l'immediata replica di Roberto Cuillo, della direzione nazionale del Pd.

SCAJOLA -"Se non fossi intervenuto forse non sarebbe stato così equilibrato". Così, arrivando a San Francisco, per l'incontro con alcuni imprenditori italiani della Silicon Valley, il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha invece commentato la conduzione di Michele Santoro nella puntata di giovedì di Annozero. "La moral suasion ha funzionato, ma vogliamo comunque migliorare il contratto di servizio", ha aggiunto Scajola.

BONAIUTI - Dire che in Italia c'è un allarme per la libertà di stampa rappresenta "una discussione ridicola": lo dimostra la puntata di giovedì di Annozero, "tutta mirata contro il governo e il presidente Berlusconi", ma anche il fatto che "tutti i talk show politici sono orientati a favore della sinistra". È l'opinione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ospite di Radio anch'io. "Parlare di rischi per la libertà di stampa - ha detto Bonaiuti - è una sorta di buffonata. Qualcuno per caso è intervenuto in toni censori contro Santoro, che ha fatto una trasmissione tutta costruita attraverso il buco della serratura o il gossip?". A chi gli ricordava che un parere dell'ufficio legale della Rai ha rischiato di mettere in discussione la messa in onda della puntata Bonaiuti ha risposto: "Si tratta di opportune verifiche che i dirigenti della tv pubblica ritengono giusto fare ma poi il programma è andato in onda regolarissimamente".

GENTILONI - "Lo scandalo non è il fatto che sia andata in onda una trasmissione critica, in maniera anche forte, nei confronti del presidente del Consiglio, ma piuttosto il fatto che contro un programma che non esprime consenso verso il premier si scateni una sorta di ira di Dio" ribatte invece il responsabile Comunicazione del Pd, Paolo Gentiloni. Gentiloni ha sottolineato che "Santoro ha parlato anche dello scandalo della sanità in Puglia. Poi, certo - ha aggiunto - ho visto ospite la D'Addario. Avrei preferito che si parlasse d'altro, ma francamente non credo che sia uno scandalo. Il problema è che c'è uno scandalo che coinvolge il presidente del Consiglio e allora forse non se ne doveva parlare? E perchè in tv si invitano criminali e persone accusate di omicidio, ma solo se una escort va ospite di un programma è uno scandalo? Mi sembra - ha concluso Gentiloni - uno scandalo a senso unico".

 

02 ottobre 2009

 

 

 

 

la politica e il gossip

Via al dibattito sulle "bed news"

Il letto finisce nello studio: la tv generalista tende a pubblicizzare il privato, a rendere pubblica l'intimità

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NOTIZIE CORRELATE

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FORUM - TeleVisioni

Santoro ha subito affilato le armi: ha fatto notare alcune contraddizioni del direttore del Tg1 Minzolini, ha mostrato uno spezzone della Bbc pieno di "complimenti" nei confronti di Berlusconi, ma l’attesa era tutta per Patrizia D’Addario. Il conduttore di Annozero ha intervistato escort e ragazze immagine: ma ha senso incentrare un dibattito politico su una notte di passione clandestina? Inutile negarlo, tutta l’attenzione era per lei, l’escort pugliese che ha raccontato le sue notti a Palazzo Grazioli. A Sumatra si è consumata un’ecatombe, ma è un Paese lontano e nulla pare così interessante come le sue dichiarazioni. Una dottrina consolidata del giornalismo sensazionalistico recita così: "Only bad news is good news" (solo la cattiva notizia è buona notizia). Santoro l’ha leggermente modificata: "Only bed news is good news" (solo le storie di letto sono buone notizie).

Come ai tempi del Balzac di "Splendori e miserie delle cortigiane", come ai tempi di donne belle e fatali (prostitute?) capaci di imbastire misteriose strategie trasversali fra politici viziosi e corrotti. Tocca a un programma ritenuto di "sinistra" sdoganare il gossip e sublimarlo a discorso politico. Nel passaggio, Santoro chiede conforto a Carl Bernstein, quello del Watergate (che però lo sgrida per le domande troppo generiche). Siamo nel pieno del cosiddetto infotainment politico. Non è un’inclinazione inventata da Annozero ma dalla tv generalista: che da un po’ di tempo tende a pubblicizzare il privato, a rompere le barriere che un tempo separavano rigidamente la sfera collettiva da quella personale, a rendere pubblica anche l’intimità. L’intimità è la grande conquista della tv e la politica, se vuole essere efficace, deve scendere anche su questo terreno.

Confermando tutto, dicendo che non era la sola escort presente, la D’Addario è, retoricamente, l’enfasi sulle prestazioni extraconiugali del premier; anche se, precisa Santoro, "non ci importa dei dettagli di questo incontro". E infatti l’importante non è il retroscena (che tutti possono immaginare) ma il dettaglio inteso come parte per il tutto: escort non è solo la D’Addario ma - così si insinua - il modo di fare una certa politica: "Il mondo della tv, urla Norma Rangeri, è il mondo di Berlusconi". L’equazione sembrerebbe chiusa. Ma andare in tv a farsi intervistare è sufficiente per sostenere la propria credibilità? La logica della tv ha conquistato la politica: la performance televisiva assomiglia sempre più a una performance di amore clandestino.

 

02 ottobre 2009

 

 

 

 

Il premier

Berlusconi: "Non ci facciamo intimidire da menzogne, governo andrà avanti"

Intervento telefonico al convengo degli ex Dc confluiti nel Pdl: "Manifestazione per libertà di stampa è farsa"

SAINT VINCENT (Aosta) - "Noi non ci facciamo intimidire da menzogne o attacchi", ha detto Silvio Berlusconi inviando un saluto telefonico agli ex democristiani confluiti nel Pdl riuniti in un convegno organizzato a Saint Vincent. "Noi garantiamo - ha aggiunto il premier - che il nostro popolo ci vuole al governo fino alla fine della legislatura. Siamo del resto decisi ad andare avanti e non ci fermeranno". Berlusconi ha sottolineato che secondo gli ultimi dati in suo possesso il suo governo è al 56% dei consensi, mentre lui personalmente ne raccoglie il 68,2%.

PROGRAMMA DI GOVERNO - "Siamo tutti consapevolmente uniti sul programma di governo - ha aggiunto Berlusconi - un programma con il quale ci siamo presentati agli elettori. Questa - ha sottolineato - è la nuova moralità politica, autentica moralità politica, che abbiamo portato nella politica italiana e che vorremmo diventasse un imperativo categorico per ciascuno". "Rispetteremo alla lettera gli impegni presi con gli elettori - ha osservato ancora il premier - Siamo persone che sanno realizzare, non siamo persone che vivono solo di parole, di chiacchiere come fanno i nostri avversari".

MANIFESTAZIONE SU INFORMAZIONE È FARSA - "La manifestazione per la libertà di stampa è una vera farsa", ha detto ancora Silvio Berlusconi in collegamento telefonico. "La libertà - ha aggiunto - è molto più ampia in Italia di qualunque altro paese occidentale".

 

02 ottobre 2009

 

 

 

La protagonista

"Sembrava un harem Il premier sapeva chi ero? Quella sera era noto a tutti"

"Non ho ricattato nessuno"

DAL NOSTRO INVIATO

Patrizia D'Addario (Ansa)

Patrizia D'Addario (Ansa)

BARI — Mentre scorrono i titoli di testa capisce che in onda ci andrà davvero. E allora l'espressione di Patrizia D'Addario si fa seria, attenta. Per la prima intervista con una televisione italiana ha scelto un paio di pantaloni neri e una camicia accollata, ma nel borsone che si porta dietro ci sono almeno un paio di cambio di vestiti. Ha i capelli biondi sciolti, il trucco leggero. L'atteggiamento è quello di sempre, determinato e sicuro. E lo dimostra quando risponde senza esitazione a chi mette in dubbio che Silvio Berlusconi fosse a conoscenza del suo mestiere quando le chiese di trascorrere con lui la notte dell'elezione di Barack Obama: "Sapeva che facevo la escort. Lo sapevano tutti. Eravamo in tre quella sera e io non ero l'unica escort". Una frecciata neanche troppo velata a Barbara Montereale, la ragazza che lei si portò dietro e poi fu scelta da Gianpaolo Tarantini per trascorrere le feste di fine 2008 a Villa Certosa.

Erano molto amiche, ora si ignorano. In una telefonata intercettata ai primi di giugno scorso fu proprio la Montereale a commentare la scelta di Patrizia di rivelare la verità sui suoi rapporti con Berlusconi ai magistrati che l'avevano convocata come testimone: "Tu e Noemi siete le uniche che lo potete rovinare". Il set è stato allestito in uno splendido appartamento del centro di Bari scelto per l'occasione. In città ci sono giornalisti provenienti soprattutto dall'estero, impensabile farla arrivare nella sede della Rai riuscendo a sfuggire all'assedio di cronisti e telecamere. Arriva all'appuntamento con due ore di anticipo. L'accompagnano l'avvocato Maria Pia Vigilante e il cugino Mimmo, che ormai si occupa a tempo pieno della sua immagine. L'ha portata al festival del cinema di Venezia, in Spagna, a Parigi. Patrizia è stata la prima ed unica ad ammettere di aver preso 1000 euro per trascorrere una notte con Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. Lo ripete adesso e poi si chiede: "E domani che cosa succederà?". Quando le dicono che la trasmissione potrebbe saltare afferma: "Io non ho nulla da temere, sono serena. Altri non so". Le spiegano che è stato Gianpaolo Tarantini a diffidare la Rai affinché non mandi in onda "Annozero". Lei fa quasi finta di non capire: "Che cosa chiede Tarantini? Riguarda me? Ma come è possibile che lo faccia soltanto in Italia? Forse il resto del mondo non gli interessa".

Quando incontra Stefano Bianchi, l'inviato di "Annozero", Patrizia vuole sapere se potrà partecipare al dibattito, "se le domande saranno provocatorie, perché io mi sento a mio agio, ma voglio poter rispondere se mi attaccano". Lo ripete dopo il primo intervento del direttore di "Libero" Maurizio Belpietro: "Dovete farmi intervenire". E quando parte il collegamento scandisce le parole: "Io non ho ricattato nessuno, sono io a essere stata tradita perché le promesse che mi sono state fatte dal presidente non sono state mantenute". Rimane deluso chi si aspettava nuove rivelazioni o dettagli intimi. Di fronte alle telecamere la donna ripete quanto ha già raccontato più volte prima ai magistrati e poi a giornali e tv straniere. L'evento semmai è il via libera concesso dai vertici della Rai alla sua partecipazione ad una trasmissione di prima serata. E l'applauso che chiude il suo sfogo finale quando quasi grida contro Belpietro.

Fiorenza Sarzanini

02 ottobre 2009

 

 

 

 

i legali di tarantini: "non ha mai presentato la d'addario al premier come "escort""

Annozero: oltre 7 milioni di telespettatori

La puntata di giovedì su Rai2 con ospite Patrizia D'Addario ha fatto segnare il 29,92% di ascolto

Michele Santoro ad Annozero (Di Vita)

Michele Santoro ad Annozero (Di Vita)

ROMA - Un successo eccezionale: almeno dal punto di vista dell'ascolto. La puntata di Annozero (Rai2) con ospite la escort Patrizia D'Addario che ha parlato del suo rapporto con il premier Silvio Berlusconi ha fatto un vero e proprio boom di ascolti: oltre 7 milioni di telespettatori (per la precisione 7.338.000) con il 29,92% di media. La prima puntata, il cui risultato era già stato considerato unanimemente positivo dal punto di vista degli ascolti, aveva fatto registrare circa 5 milioni di telespettatori.

VITTORIA NEL PRIME TIME - La trasmissione condotta da Michele Santoro ha vinto dunque il prime time. Su Raiuno infatti le due puntate della fiction Don Matteo hanno fatto 21,87% di media con 5.773.000 telespettatori e le due di Doctor House su Canale 5 il 15,93% con 4.840.000 telespettatori. Di rilievo anche lo share registrato da Porta a porta, che giovedi è andato in onda in diretta con ospiti il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il viceministro con delega alle Comunicazioni Paolo Romani. Il programma, che all’inizio ha riproposto spezzoni dello stesso Annozero commentati in studio dagli ospiti, ha registrato il 27.4 % di share, ed è stato seguito da un milione 987 mila spettatori, dato importante considerando l’abbassamento, in seconda serata, della platea di telespettatori.

SANTORO - "Il pubblico non vuole censure". Si limita a queste parole il commento di Michele Santoro sugli ascolti di Annozero. "Certi numeri non si commentano" ha aggiunto, sorridendo, Santoro.

I LEGALI DI TARANTINI - Sulle dichiarazioni della D'Addario ad Annozero sono però intervenuti i legali di Giampaolo Tarantini l'imprenditore della escort, indagato dalla procura barese, che avrebbe presentato la escort al premier. "Il dottor Giampaolo Tarantini ribadisce di non aver mai presentato la signora Patrizia D'Addario al presidente Berlusconi, qualificandola come "escort" per come, al contrario, quest'ultima ha per la prima volta affermato nel corso della trasmissione televisiva Annozero" hanno scritto in una nota, i legali di Tarantini, Nicola Quaranta e Nico D'Ascola. "Tarantini ribadisce, nostro tramite - hanno aggiunto i due legali - che la presentazione della signora D'Addario al Presidente Berlusconi non implicava alcun precostituito accordo in ordine a prestazioni sessuali già commissionate".

SCHIFANI - Intanto la puntata di giovedì del programma di Santoro ha scatenato nuovamente la polemica nel mondo politico. Con l'ultima puntata di Annozero "si è superato il limite della decenza". È la denuncia del presidente del Senato, Renato Schifani, in visita alle truppe italiane in Afghanistan. "Il servizio pubblico dovrebbe fare comunicazione nei limiti della decenza sopportabili dal Paese" ha detto Schifani, "temo che questo limite sia stato superato da un po' di tempo. Siamo nella palese indecenza".

"È quanto meno inopportuno che il presidente del Senato, seconda carica dello Stato, si soffermi a disquisire sulla decenza o meno di un programma di informazione televisiva. Tanto più inopportuno se tale dichiarazione è fatta durante una visita al contingente militare italiano duramente impegnato in Afghanistan" è l'immediata replica di Roberto Cuillo, della direzione nazionale del Pd.

SCAJOLA -"Se non fossi intervenuto forse non sarebbe stato così equilibrato". Così, arrivando a San Francisco, per l'incontro con alcuni imprenditori italiani della Silicon Valley, il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha invece commentato la conduzione di Michele Santoro nella puntata di giovedì di Annozero. "La moral suasion ha funzionato, ma vogliamo comunque migliorare il contratto di servizio", ha aggiunto Scajola.

BONAIUTI - Dire che in Italia c'è un allarme per la libertà di stampa rappresenta "una discussione ridicola": lo dimostra la puntata di giovedì di Annozero, "tutta mirata contro il governo e il presidente Berlusconi", ma anche il fatto che "tutti i talk show politici sono orientati a favore della sinistra". È l'opinione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ospite di Radio anch'io. "Parlare di rischi per la libertà di stampa - ha detto Bonaiuti - è una sorta di buffonata. Qualcuno per caso è intervenuto in toni censori contro Santoro, che ha fatto una trasmissione tutta costruita attraverso il buco della serratura o il gossip?". A chi gli ricordava che un parere dell'ufficio legale della Rai ha rischiato di mettere in discussione la messa in onda della puntata Bonaiuti ha risposto: "Si tratta di opportune verifiche che i dirigenti della tv pubblica ritengono giusto fare ma poi il programma è andato in onda regolarissimamente".

GENTILONI - "Lo scandalo non è il fatto che sia andata in onda una trasmissione critica, in maniera anche forte, nei confronti del presidente del Consiglio, ma piuttosto il fatto che contro un programma che non esprime consenso verso il premier si scateni una sorta di ira di Dio" ribatte invece il responsabile Comunicazione del Pd, Paolo Gentiloni. Gentiloni ha sottolineato che "Santoro ha parlato anche dello scandalo della sanità in Puglia. Poi, certo - ha aggiunto - ho visto ospite la D'Addario. Avrei preferito che si parlasse d'altro, ma francamente non credo che sia uno scandalo. Il problema è che c'è uno scandalo che coinvolge il presidente del Consiglio e allora forse non se ne doveva parlare? E perchè in tv si invitano criminali e persone accusate di omicidio, ma solo se una escort va ospite di un programma è uno scandalo? Mi sembra - ha concluso Gentiloni - uno scandalo a senso unico".

 

02 ottobre 2009

 

 

 

 

L’"Economist"

"Mai tante interferenze sui media"

"I giornalisti hanno tutte le ragioni per protestare"

MILANO - "Era dai tempi di Mussolini che un governo non interferiva con i media in maniera così lampante e allarmante. I giornalisti, e gli altri italiani, hanno tutte le ragioni per protestare". È quanto sostiene l’Economist, nel numero oggi in edicola. L’articolo - dal titolo "La museruola al messaggero" - parte dalla manifestazione della Fnsi di sabato, e prosegue elencando le dimissioni di Enrico Mentana dal Tg5, gli attacchi contro alcuni programmi Rai, la campagna lanciata dal Giornale e Libero contro il canone. Il settimanale conclude: "L’Italia di Silvio Berlusconi si sta allontanando dall’Europa occidentale per somigliare sempre di più alle deboli democrazie dell’Est".

 

02 ottobre 2009

 

 

 

 

REPUBBLICA

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http://www.repubblica.it/

2009-10-02

Grande risultato del programma di RaiDue, che sbaraglia

la concorrenza di RaiUno e Canale 5 e fa il 29% di share

Annozero, 7 milioni per la D'Addario

Schifani attacca: "Palese indecenza"

Ma Santoro esulta: "Il pubblico non vuole censure"

Gabanelli: "Per ora abbiamo tutela legale, ma si naviga a vista"

Annozero, 7 milioni per la D'Addario Schifani attacca: "Palese indecenza"

Patrizia D'Addario ad Annozero

ROMA - Boom di ascolti per la puntata di ieri sera di Annozero, che ieri sera ha sbaragliato la concorrenza di RaiUno e Canale 5. E infatti la trasmissione, che vedeva fra gli ospiti Patrizia D'Addario, è stata seguita da 7 milioni 338 mila spettatori, con uno share del 28,92%. La scorsa settimana la tramissione condotta da Michele Santoro aveva ottenuto 5 milioni 592 mila spettatori e uno share del 22.87. "Il pubblico non vuole censure" - si limita a dichiarare, a caldo, il conduttore - certi numeri non si commentano".

Un boom, insomma, per la contestatissima puntata di ieri, che aveva come piatto forte la presenza della escort che due volte è stata ospite del premier a Palazzo Grazioli. A nulla è servito, dunque, il trambusto creato, nelle ultime 48 ore, da esponenti del Pdl; anzi, probabilmente, proprio l'agitazione del presidente del Consiglio ("è indignato", ha riferito il direttore di Libero Maurizio Belpietro che lo ha visto ieri a Palazzo Grazioli) e dei suoi uomini ha creato grande attesa intorno al programma.

E di fronte alla grande curiosità e partecipazione suscitata da Annozero, anche le reti ammiraglie del servizio pubblico e di Mediaset devono cedere le armi. Su RaiUno, una fiction molto amata come Don Matteo ottiene uno share medio del 21,87%, con 5 milioni 773 mila spettatori; e le due puntate, attesissime dai fan, che hanno segnato il ritorno del Doctor House su Canale 5 si fermano a uno share del 15,93%, con 4 milioni 840 mila spettatori.

Ma la polemica politica non si placa. E oggi a parlare è il presidente del Senato, Renato Schifani: "Il servizio pubblico - dichiara - dovrebbe fare comunicazione nei limiti della decenza sopportabile dal Paese: temo che questo limite sia stato superato da un po' di tempo. Siamo nella palese indecenza".

Gabanelli: per ora tutela legale. "La tutela legale della Rai per Report? L'abbiamo rispuntata la scorsa settimana. Almeno per questa serie. Si naviga un po' a vista, capisce?". Lo ha detto Milena Gabanelli intervenendo a "24 Mattino" su Radio 24 per discutere della manifestazione sulla libertà di stampa prevista domani. Manifestazione alla quale Gabanelli ha aderito: "Tutti i politici di tutti i Paesi - ha detto la Gabanelli - esercitano le loro pressioni sui giornalisti per indirizzare, condizionare, limitare. A vari livelli. Ma dipende dagli interlocutori che trovi. In Italia si trovano interlocutori particolarmente asserviti e questo fatto produce certi risultati".

(2 ottobre 2009)

 

 

 

 

Grande risultato del programma di RaiDue, che sbaraglia

la concorrenza di RaiUno e Canale 5 e fa il 29% di share

Annozero, 7 milioni per la D'Addario

Schifani attacca: "Palese indecenza"

Ma Santoro esulta: "Il pubblico non vuole censure"

Gabanelli: "Per ora abbiamo tutela legale, ma si naviga a vista"

Annozero, 7 milioni per la D'Addario Schifani attacca: "Palese indecenza"

Patrizia D'Addario ad Annozero

ROMA - Boom di ascolti per la puntata di ieri sera di Annozero, che ieri sera ha sbaragliato la concorrenza di RaiUno e Canale 5. E infatti la trasmissione, che vedeva fra gli ospiti Patrizia D'Addario, è stata seguita da 7 milioni 338 mila spettatori, con uno share del 28,92%. La scorsa settimana la tramissione condotta da Michele Santoro aveva ottenuto 5 milioni 592 mila spettatori e uno share del 22.87. "Il pubblico non vuole censure" - si limita a dichiarare, a caldo, il conduttore - certi numeri non si commentano".

Un boom, insomma, per la contestatissima puntata di ieri, che aveva come piatto forte la presenza della escort che due volte è stata ospite del premier a Palazzo Grazioli. A nulla è servito, dunque, il trambusto creato, nelle ultime 48 ore, da esponenti del Pdl; anzi, probabilmente, proprio l'agitazione del presidente del Consiglio ("è indignato", ha riferito il direttore di Libero Maurizio Belpietro che lo ha visto ieri a Palazzo Grazioli) e dei suoi uomini ha creato grande attesa intorno al programma.

E di fronte alla grande curiosità e partecipazione suscitata da Annozero, anche le reti ammiraglie del servizio pubblico e di Mediaset devono cedere le armi. Su RaiUno, una fiction molto amata come Don Matteo ottiene uno share medio del 21,87%, con 5 milioni 773 mila spettatori; e le due puntate, attesissime dai fan, che hanno segnato il ritorno del Doctor House su Canale 5 si fermano a uno share del 15,93%, con 4 milioni 840 mila spettatori.

Ma la polemica politica non si placa. E oggi a parlare è il presidente del Senato, Renato Schifani: "Il servizio pubblico - dichiara - dovrebbe fare comunicazione nei limiti della decenza sopportabile dal Paese: temo che questo limite sia stato superato da un po' di tempo. Siamo nella palese indecenza".

Gabanelli: per ora tutela legale. "La tutela legale della Rai per Report? L'abbiamo rispuntata la scorsa settimana. Almeno per questa serie. Si naviga un po' a vista, capisce?". Lo ha detto Milena Gabanelli intervenendo a "24 Mattino" su Radio 24 per discutere della manifestazione sulla libertà di stampa prevista domani. Manifestazione alla quale Gabanelli ha aderito: "Tutti i politici di tutti i Paesi - ha detto la Gabanelli - esercitano le loro pressioni sui giornalisti per indirizzare, condizionare, limitare. A vari livelli. Ma dipende dagli interlocutori che trovi. In Italia si trovano interlocutori particolarmente asserviti e questo fatto produce certi risultati".

(2 ottobre 2009)

 

 

 

Dall'Independent al Clarin, grande evidenza alle dichiarazioni della escort ad AnnoZero

Toronto Star: "Ha fatto le registrazioni per autodifesa, non per ricattare"

Stampa estera: "Con D'Addario in tv

si riapre lo scandalo Berlusconi"

Lo svizzero 24 Heures sullo scudo: "Frode fiscale, sport preferito degli italiani"

di ENRICO FRANCESCHINI

Stampa estera: "Con D'Addario in tv si riapre lo scandalo Berlusconi"

L'intervista a Patrizia D'Addario ad "AnnoZero" è al centro dell'attenzione dei media internazionali di oggi. "La call girl racconta tutto su Berlusconi in tivù", titola il quotidiano Independent. "Le registrazioni della prostituta erano per autodifesa, non per ricattare", scrive il Toronto Star. "L'Italia davanti alla tivù per lo scandalo sessuale di Berlusconi", riporta il Clarin. E intanto alcuni tra i più importanti quotidiani d'Europa, dal Times di Londra al tedesco Die Zeit, da El Pais a Le Figaro, pubblicano l'articolo di Roberto Saviano sulla manifestazione per la libertà di stampa indetta per domani a Roma, in altre città italiane e attraverso l'Europa che appare oggi sulla prima pagina di Repubblica.

"Qualsiasi speranza Silvio Berlusconi avesse di lasciarsi alle spalle lo scandalo di sesso scoppiato questa estate è evaporata la notte scorsa quando la televisione nazionale ha trasmesso un'intervista in diretta con la prostituta che afferma di avere registrato conversazioni intime a letto con il premier italiano", scrive per esempio l'Independent di Londra. E la D'Addario, continua l'articolo, nell'intervista ha smentito le affermazioni di Berlusconi secondo cui il primo ministro non sapeva che lei fosse una call-girl: "Lo sapeva, tutti lo sapevano", è la frase riportata dal giornale londinese. L'Independent riferisce le pressioni su Michele Santoro per non mandare in onda l'intervista e la sua decisione di trasmetterla lo stesso, a dispetto delle proteste di Berlusconi e della campagna lanciata per boicottare il pagamento del canone Rai.

Il Toronto Star è tra gli altri giornali che parlano dell'apparizione della escort, riportando le sue dichiarazioni secondo cui non registrò le conversazioni a letto col premier per ricattarlo, ma solo come "autodifesa". Il Clarin scrive che milioni di telespettatori hanno assistito alla puntata di AnnoZero, notando che il tentativo di bloccarne la trasmissione è diventato "un nuovo scandalo". Sulle pressioni di Berlusconi per zittire voci critiche contro di lui è uscito stamane anche un articolo sull'Economist, che afferma: "Dai tempi di Mussolini non si vedeva un governo italiano che interferisse con i media in maniera così allarmante, i giornalisti e gli italiani fanno bene a preoccuparsi e a protestare".

Lo svizzero 24 Heures scrive su un'altra questione: "La forde fiscale, sport nazionale degli italiani", commentando la decisione del governo Berlusconi di concedere una larga amnistia a chi reimpatria capitali esportati illegalmente all'estero. Il Times pubblica un'intervista ad Antonio Di Pietro intitolata: "Mafia, spaghetti e Berlusconi, non voglio che il mondo pensi di noi in questo modo", in cui l'ex magistrato di Mani Pulite e leader dell'Italia dei Valori spiega perché combatte contro i vizi nazionali, le leggi, i soprusi, che confermano gli stereotipi internazionali sul nostro paese. E a questo proposito un articolo del Guardian cita un rapporto di una commissione parlamentare italiana secondo il quale l'influenza della mafia si estende sulla vita di almeno 13 milioni di nostri connazionali.

(2 ottobre 2009

 

 

 

 

 

 

A poche ore dalla puntata di Annozero con la D'Addario il direttore di Libero Belpietro

che è tra gli ospiti della trasmissione incontra il premier e ne riferisce gli umori

"Berlusconi indignato per Annozero"

E sulla Rai è scontro Cicchitto-Pd

Il capigruppo Pdl in una lettera chiede l'intervento del cda contro le trasmissioni "di sinistra"

Dura replica dei democratici: "E' cominciata la liquidazione del servizio pubblico"

"Berlusconi indignato per Annozero" E sulla Rai è scontro Cicchitto-Pd

Fabrizio Cicchitto

ROMA - E' ancora scontro intorno a Santoro e alla sua tramissione, che stasera ospita in diretta Patrizia D'Addario. E a riferire l'umore nero del premier, poche ore prima della messa in onda, è il direttore di Libero Maurizio Belpietro, convocato nel pomeriggio - insieme a Bruno Vespa, che stasera a Porta a porta ospita il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani - a Palazzo Grazioli: "Berlusconi è indignato per le vicende di questi giorni, compreso il caso Santoro con la puntata di questa sera. E' convinto che trasmissioni del servizio pubblico non debbano dare spazio a certi personaggi".

Quanto al suo faccia a faccia col Cavaliere, che cade proprio nel giorno in cui lo stesso Belpietro partecipa con la D'Addario e altri ad Annozero, il giornalista sostiene che la coincidenza è casuale: "L'incontro era già previsto, e infatti ero già a Roma quando mi hanno chiamato dalla trasmissione di Santoro. E' stato un incontro per parlare e scambiarsi informazioni".

Ma le parole - sia pure riferite - sulla rabbia di Berlusconi non esauriscono le polemiche odierne intorno alla Rai. Perché oggi attacca anche il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. Che, in una lettera, chiede l'intervento del cda Rai: "Il fatto che ben due trasmissioni dell'azienda, Annozero e In 1/2h, si siano contese la presenza della D'Addario con la vittoria della prima, è indice non solo dell'esplosione di una faziosità politica mai prima verificatasi, ma anche di un autentico e profondo degrado".

''A questo punto - prosegue Cicchitto - il presidente, il direttore generale, i membri del consiglio di amministrazione sono di fronte a un problema di fondo con il quale devono fare i conti. Finora le risposte sono largamente insoddisfacenti e segno dell'arroccamento di una parte e dei complessi di inferiorità dell'altra". Segue elenco delle tramissioni da lui giudicate faziose: A parte Porta a porta, che è fondamentalmente neutrale, esistono in Rai -prosegue Cicchitto- una serie di talk show e di cosiddetta satira politica - L'Infedele (che come tutti sanno va in onda su La7, ndr), Ballarò, Parla con me, Annozero, Report, Che tempo che fa, In 1/2h - tutti orientati politicamente a sinistra".

Decisa la replica del partito democratico, alle parole del capogruppo Pdl. "E' cominciata la liquidazione del servizio pubblico - scrive in una nota Roberto Cuillo, membro della direzione - la lettera di Cicchitto, con una nuova lista di proscrizione di trasmissioni sgradite, apre la strada a un vero tentativo di mettere il bavaglio al pluralismo televisivo in Rai". Lo scrive in una nota roberto cuillo, della direzione del Pd. "E' un fatto gravissimo - conclude - che non si è mai verificato prima".

E sul caso D'Addario interviene, oggi, anche la Lega. Con un'interrogazione al ministro Tremonti presentata dal deputato Gianluca Pini: "La sua prevista partecipazione ad Annozero è condizionata dal pagamento da parte di Rai o di qualsiasi sua consociata o controllata di un cachet, rimborso o qualsivoglia contropartita in denaro?". In caso affermativo, Pini chiede di conoscere "a quanto ammonta questo esborso per il servizio pubblico" e "con quali modalità il corrispettivo sia stato liquidato e a fronte di quale documento contabile o fiscale".

(1 ottobre 2009)

 

 

 

 

 

Nonostante i dubbi dei legali di viale Mazzini, la donna partecipa in diretta da Bari

Santoro: "Se Rai non deve, e Mediaset non può, chi continuerà a fare contraddittorio in tv?"

Annozero, la D'Addario ospite a Rai2

"Berlusconi sapeva che ero una escort"

"A Palazzo Grazioli sembrava un harem. Ho registrato ma non volevo ricattare"

di BRUNO PERSANO

Annozero, la D'Addario ospite a Rai2 "Berlusconi sapeva che ero una escort"

Patrizia D'Addario intervistata ad Annozero

ROMA - Alla fine lo dice chiaro la D'Addario: "Quella sera, a Palazzo Grazioli, Berlusconi sapeva che ero una escort. Ho passato la notte lì. Tutti lo sapevano, anche le ragazze e Tarantini". Lo dice dal video di Rai2, durante la trasmissione di Annozero. Prende in contropiede tutti e svela, per la prima volta in pubblico, che il presidente del Consiglio, quella notte a Palazzo Grazioli, sapeva chi si era portato a letto. Sbugiarda il premier che in conferenza stampa con Zapatero disse che lui, le donne, ama conquistarle: "La soddisfazione più bella è proprio la conquista. Se paghi, mi domando, che gioia ci potrebbe essere..."

Santoro: "Rimarrò in onda". Fino all'ultimo la partecipazione della D'Addario ad Annozero era incerta. Il balletto delle conferme e delle smentite è proseguito fino a pochi minuti dalla trasmissione. Poi puntuale, alle 21.05, sugli schermi della Rai compare Michele Santoro: "Sono qui in onda, e ci rimarrò. Nessun cambiamento al programma", ribadisce con una punta di orgoglio. Nonostante un parere contrario dell'ufficio legale della Rai e la diffida chiesta all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni da parte di Giampaolo Tarantini, Patrizia D'Addario ha partecipato alla puntata con un'intervista in diretta da Bari. "Se avessi iniziato a non mandare in video la sua voce - spiega Santoro - cosa avrei fatto domani delle inchieste di Sandro Ruotolo o degli interventi di Marco Travaglio? Non li avrei più mandati in onda? Quando si inizia a cambiare, non si sa mai dove si va a finire. Meglio continuare come si era deciso".

D'Addario: "Berlusconi sapeva". E' quindi il momento della D'Addario. La rivelazione shock arriva a sorpresa: "Berlusconi sapeva che ero una escort". Prima aveva raccontato: "All'incontro con Berlusconi a Palazzo Grazioli mi sembrava di essere in un harem. Quella volta c'erano il presidente, Giampaolo Tarantini, e più di venti ragazze. Si ballava, si cantava. E' vero: ho usato il registratore, ma non volevo ricattare nessuno".

"Sono stata tradita". Occhi truccati, i capelli biondi che le scendono lisci sulle spalle, tradisce un po' di tensione quando la telecamera mostra quella sua postura un po' rigida sul sofà di pelle rosso. "Sono andata da Berlusconi due volte e sempre pagata. Ho parlato al presidente del mio progetto (un agriturismo sognato già dal padre della D'Addario, ndr), e lui mi ha detto che mi avrebbe aiutato. Invece non ho visto nessuno nel mio cantiere. Sono stata tradita. Come pure sulla mia candidatura politica alle Europee. Furono loro a offrirmela, non io a chiederla. E poi non mi fecero neppure entrare alla conferenze stampa del presidente a Bari".

Scajola scandalizzato. Dall'altra parte dell'Oceano, il ministro Claudio Scajola è saltato sulla sedia. Era seduto davanti alla tv nel grattacielo Chrysler Building a New York. Chi l'accompagnava dice che voleva alzarsi e andarsene via già dopo l'editoriale di Marco Travaglio. Poi ha cambiato idea e ha aspettato la fine dell'intervista alla D'Addario. Lui lo diceva che Annazoero è "spazzatura", che i vertici della Rai dovevano intervenire. Ma non è stato ascoltato e stasera la dichiarazione shock su Berlusconi lo ha fatto imbestialire.

L'attacco a Minzolini. Nella trasmissione c'è spazio anche per un attacco al direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Santoro mette a confronto un recente editoriale in cui, parlando dello scandalo delle escort, annuncia che "non si occuperà di gossip", e le parole che lui stesso scrisse nel '94: "La distinzione tra pubblico e privato è manichea" (ne aveva parlato nel suo blog su Repubblica.it Vittorio Zambardino).

Le gag sulla Bbc. Passa in video pure una gag irriverente, e a tratti volgare, su Berlusconi e l'omologo inglese Gordon Brown, che è stata trasmessa in prima serata dalla Bbc. "Come vedete, in una rete pubblica e autorevole, hanno un altro concetto di censura", commenta Santoro.

Annozero: "Noi solo facciamo contraddittorio". E poi si chiede il conduttore: "Se le reti Rai non devono attaccare il governo ("perché sono pubbliche, pagate con il canone" sostiene il premier, ndr), e i canali Mediaset non possono perché sono riconducibili al presidente del Consiglio, chi può mantenere un contraddittorio? Questa volta lo faccio io un esposto all'Authority delle comunicazioni". Infine Santoro fa una promessa che è un'anticipazione sul tema della prossima puntata: "Non c'è due senza tre. Ci rivediamo giovedì".

Ma sono trascorsi pochi minuti, e sulla rete concorrente, Bruno Vespa a Porta a porta riprende il discorso dal punto dove Santoro l'aveva lasciato. Il tema è ancora la D'Addario. Ci sono La Russa, Romani, Donadi, Siddi e, dopo un po' compare anche Maurizio Belpietro e lo spettatore, spaesato, si chiede: "Ma non era ad Annozero fino a poco fa?"

(1 ottobre 2009)

 

 

 

 

Dopo le polemiche e l'annuncio dell'istruttoria del governo, Santoro torna sul tema

Il viceministro Romani: "Anche in questo caso, verificare se è servizio pubblico"

La D'Addario ad Annozero, il Pdl non va

L'ira di Berlusconi: sarà un boomerang

Zavoli: "Scajola ha usato espressioni 'sinistre' che poi per fortuna sono state 'alleggerite'"

Tarantini al governo e all'Agcom: "Disinformazione e strumentalità politica, intervenite"

La D'Addario ad Annozero, il Pdl non va L'ira di Berlusconi: sarà un boomerang

ROMA - Annozero non molla lo scandalo escort. Dopo le polemiche, gli attacchi del centrodestra e l'istruttoria sul programma di Michele Santoro annunciata dal viceministro Paolo Romani, domani sera sarà Patrizia D'Addario a raccontare la sua verità sulle feste di Palazzo Grazioli. Una presenza che secondo lo stesso Romani ribadisce la necessità di verificare se nella trasmissione "si faccia davvero servizio pubblico". E che avrebbe provacato l'ira di Silvio Berlusconi: è una vergogna, non si può accettare che una tv del servizio pubblico inviti in trasmissione una prostituta e le affidi un contaddittorio per gettare fango sul presidente del Consiglio, ha commentato il premier, secondo il quale sarà comunque un boomerang. Diversi esponenti del centrodestra, contattati dalla redazione di Annozero, hanno declinato l'invito (primi tra tutti i 'finiani' Italo Bocchino e Flavia Perina, il sottosegretario Alfredo Mantovano ed il ministro Raffaele Fitto). E Flavia Perina, direttrice del Secolo d'Italia, vicina al presidente della Camera Gianfranco Fini, ha "disdetto" la sua partecipazione. Altri Tutto questo mentre Giampaolo Tarantini, attraverso i suoi legali, invoca l'intervento del governo e dell'Agcom sul programma.

Secondo quanto appreso da Repubblica.it la donna che per due volte fu nella residenza del premier, e che nella seconda occasione si fermò per la notte, interverrà in diretta. Non è stato ancora deciso se in collegamento video o in studio.

Romani: "E' servizio pubblico?". "La D'Addario in trasmissione domani ad Annozero? Non conosco il programma, comunque ci sarà il solito problema se un programma di questo tipo e con queste presenze è compatibile con il servizio pubblico Rai". Così si è espresso il viceministro con delega alle Comunicazioni Romani, al termine dell'audizione in commissione di Vigilanza.

Flavia Perina: "Non vado più". "Avevo dato la mia disponibilità di massima a partecipare alla puntata di domani di Annozero, che mi era stata presentata - dice Flavia Perina, direttore del Secolo d'Italia - come dedicata al "sistema Tarantini" e al rapporto tra il potere e le donne. Ma l'annuncio della presenza in studio della signora D'Addario mi ha costretto a declinare l'invito, con la convinzione che una trasmissione così congegnata rischi di risolversi nella ricerca di facili effetti scandalistici. Ho troppo rispetto per la politica, e per il tema della dignità della donna, per affidarla a un confronto di questo tipo".

Tarantini. Per l'imprenditore al centro della vicenda delle escort, Annozero ha fatto "disinformazione"

con "strumentalità politica", in contrasto con "la finalità del pubblico interesse che è propria della televisione pubblica". Tarantini lo afferma, attraverso i suoi legali, in una missiva inviata al ministero dello Sviluppo Economico, all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, alla Commissione di vigilanza Rai, ai vertici di viale Mazzini e, per conoscenza, al direttore di RaiDue e alla redazione di Annozero. L'imprenditore barese chiede l'immediato intervento "per adottare i provvedimenti che si riterranno opportuni" in ordine alla puntata andata in onda il 24 settembre scorso, e, in particolare, "perché nella nuova trasmissione non vengano tenuti ulteriori comportamenti antigiuridici, in alcuni casi anche penalmente rilevanti".

Vigilanza Rai. In questi giorni di polemiche sulle questioni Rai, uno dei momenti più difficili è stato "quando il ministro Scajola ha usato espressioni che sono suonate 'sinistre' per tanti di noi". Espressioni che poi per fortuna sono state "alleggerite". Lo ha detto il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, nel breve intervento tenuto oggi in avvio dell'audizione di Romani.

La replica di Romani. Alle parole di Zavoli hanno fatto seguito quelle di Romani. Il viceministro ha sottolineato che la presenza oggi a Palazzo San Macuto rappresentava "la volontà di rispettare il ruolo di garanzia della Vigilanza" e sgombrava il campo da possibili equivoci. Romani ha sottolineato che il governo, che si appresta a incontrare i vertici della Rai il prossimo 8 ottobre proprio per il caso Annozero, ''non ha alcuna pretesa di verificare la linea editoriale della Rai'' e ha ribadito ''l'assoluta estraneità alla volontà di censurare persone o programmi'' né ha alcun obiettivo ''sanzionatorio'' o quello di ''coinvolgere la commissione in censure''.

D'altro canto, ha precisato ancora Romani ''il ministero ha facoltà di predisporre verifiche e ispezioni e chiedere informazioni alla Rai'' per ''controllare l'applicazione del contratto di servizio anche al fine di esercitare un potere di impulso nei confronti dell'Agcom, che in caso di inadempienza può intervenire con sanzioni''. Il tutto, ha concluso, ''nel pieno rispetto dei poteri della vigilanza''.

E al termine dell'audizione Zavoli è nuovamente intervenuto rilevando che "molte polemiche hanno trovato punti forti di mediazione. E' stato possibile perché argomenti e punti di vista sono stati circoscritti nella sede idonea. Il governo mi pare abbia recepito, e mi sembra che non voglia più insistere troppo. Si ricava una sensazione di relativa possibilità che questa grave polemica abbia trovato il giusto binario".

(30 settembre 2009)

 

 

 

 

 

 

L'UNITA'

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2009-10-02

Libertà di stampa

Berlusconi irritato, ma Annozero andrà in onda

di ma.ge.tutti gli articoli dell'autore

Sembrava che dovesse saltare all'ultimo minuto, dopo l'"irritazione" espressa da Berlusconi per la presenza di Patrizia D'Addario in trasmissione. E invece, alla fine, Annozero è andato in onda, con tanto di collegamento in diretta con Patrizia D'Addario. Ed è boom di ascolti per Santoro che incassa il 28,92% di share e tiene incollati allo schermo 7milioni 338 mila spettatori.

La scelta di portare in studio la escort barese non piace a Berlusconi ma piace, a quanto pare, al pubblico televisivo italiano, che è rimasto attaccato al video per ascoltare Patrizia D'Addario che racconta della serata a Palazzo Grazioli, delle promesse del premier, della candidatura alle comunali di Bari e dell'altra candidatura che le era stata promessa per le europee e che poi saltò, dopo la denuncia di Veronica Lario contro "il ciarpame" e le "veline candidate". "Il premier sapeva benissimo che ero una escort, lo sapevano tutti... ma io non ero certo l'unica escort a Palazzo Grazioli".

E' la prima volta che Patrizia può parlare su una tv italiana. In studio, a cercare di farla inciampare, c'è il direttore di Libero, Maurizio Belpietro e il vicedirettore del Giornale Nicola Porro, che alternano agli affondi per lei ("come si guadagna adesso da vivere?", domanda Belpietro) a quelli per il sindaco di Bari, Emiliano ("la vera imputata è la sanità pugliese"), anche lui ospite di Santoro. Mentre Maria Latella, l'autrice di "Tendenza Veronica" e Norma Rangeri, del Manifesto, si alternano a tratteggiare il contesto e la portata dello scandalo escort.

In collegamento da New York il Premio Pulitzer Carl Bernstein benedice la libertà di stampa e il diritto di cronaca, anche per i giornalisti italiani che si occupano del premier.

01 ottobre 2009

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-10-02

Patrizia D'Addario ad Annozero: "Confermo tutto"

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1 ottobre 2009

La escort alla prova del video (di Stefano Biolchini)

Schifani: Ad Annozero si è superato il limite della decenza

Patrizia D'Addario dal calendario ad Annozero

Le vignette di Vauro

In piazza per la libertà di stampa

Pdl: "Rai faziosa". E chiede l'intervento del Cda

"Confermo tutto": lo ha detto Patrizia D'Addario intervenendo in diretta ad Annozero in collegamento da Bari. La domanda che le era stata rivolta dall'inviato del programma diretto da Michele Santoro era se confermava di essere stata due volte a Palazzo Grazioli, ospite del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di essersi fermata per tutta la notte in una occasione. Lei ha confermato di essere stata a Palazzo Grazioli per due volte, invitata da Giampaolo Tarantini. "Sì", ha risposto la signora barese e in quelle due serate nella residenza romana del premier Silvio Berlusconi "non ero l'unica escort". "Ero felice del fatto di essere rimasta lì col presidente e che lui si era interessato alla mia persona, ha detto che avrebbe mandato due persone a Bari sul mio cantiere. Era solo un aiuto che voleva darmi per rendere più veloce la pratica e mi rendeva felice". E ancora: "Il presidente era molto affettuoso e molto gentile, non voglio entrare in merito alle cose della notte, si è interessato alla mia persona e la mia felicità era legata al fatto che lui era molto attento al mio progetto. Il giorno dopo mi ha chiamato ed ero felice", ha aggiunto D'Addario vestita di nero su divani rossi nel collegamento da Bari con il programma di Michele Santoro.

"Perché ho registrato le conversazioni? Io non ho tradito nulla, nessuno è arrivato sul mio cantiere. Sono stata convocata dal giudice a dire tutta la verità. Io ho sempre registrato perché così mi sentivo più sicura, non perché volevo ricattare qualcuno, non ho mai pensato ad una cosa del genere", ha aggiunto.

"Io sono stata chiamata dalla magistratura dopo aver subito un furto che ha rovesciato tutto,

non so chi è stato" racconta poi. "Vuol dire che è stato Berlusconi", chiede Maurizio Belpietro. "Non so chi è stato lo scoprirà la magistratura", risponde D'Addario.

"Mi sembrava un harem. C'erano solo il presidente e Giampaolo Tarantini, eravamo più di venti

ragazze e c'erano solo loro. Si ballava, si cantava" e, continua la signora: "Non ero l'unica escort, anche nella prima serata".

"Certo, la D'Addario non ha fatto niente, lo ha solo sputtanato in mondo visione" commenta il il direttore di Libero Maurizio Belpietro. "E' andata dai magistrati e poi anche al Corriere della Sera: è evidente che dal premier c'era andata con un obiettivo ben preciso", ha aggiunto Belpietro.

E lei: ""Il premier lo sapeva che ero una escort. Lo ha detto anche alla Montereale che sapeva che ero una escort". "Se lo hanno detto anche le altre ragazze che sapevano che io dovevo rimanere li? Ho passato tutta la notte col presidente, lo sapevano tutti che ero una escort. Lo sapeva. Io mi sono presentata al presidente come Alessia". "Non mi vergogno di quello che ho fatto, di quello che ho detto. In Italia c'è la strumentalizzazione della donna. Ma a me importa solo del mio cantiere, liberate il mio cantiere".

E' un fiume in piena la D'Addario: "Tarantini è venuto a prendere il mio curriculum, ero candidata alle europee. Quando mi ha richiamato il suo segretario mi ha detto che Tarantini era andato con il Presidente a Milano, che era successo un gran casino con la moglie, per le veline, che non si potevano candidare, che dovevamo soprassedere. E poi è arrivata la candidatura per il comune di Bari con Tato Greco, che mi ha chiamato, dicendo che gli faceva piacere candidarmi. Non mi interessava più di tanto - prosegue la D'Addario -, hanno insistito e mi interessava per velocizzare il mio progetto. Adesso mi auguro una risposta una volta per tutte".

 

Santoro: perché vado in onda lo stesso

"Mi si può domandare: con tante cose che ci sono, proprio dovevi incaponirti a invitare Patrizia D'Addario?": così Michele Santoro ha introdotto la seconda puntata di Annozero. "Certo, noi non siamo la Cnn, nemmeno la Bbc, nemmeno la televisione turca, che Patrizia D'Addario l'ha intervistata qualche mese fa. Ma se io Patrizia D'Addario non la invito - prosegue Santoro - mi si pone un altro problema: la settimana scorsa ero convinto di aver fatto una trasmissione di perfetto equilibrio eppure ho scatenato un can can... Se oggi non invito la D'Addario, che faccio con Sandro Ruotolo che sta preparando un'inchiesta sulla mafia per la settimana prossima? Vado in onda o no?". E ancora: "Quando parlo di crisi, se mostro le persone che protestano sulle gru - chiede Santoro - sono un inguaribile pessimista? E Travaglio lo scarico oppure a un certo punto devo insistere perché il suo contratto si faccia e gli consenta di lavorare come al solito? Quando si inizia a cambiare, non si sa dove si finisce..".

Il conduttore è quindi passato al tema proprio del servizio pubblico, e cioè "è proprio vero che il servizio pubblico non si può prendere beffa perfino del presidente del Consiglio?", ed ha quindi mandato in onda uno spezzone di un programma di satira della BBC in prima serata, 'Mock the Week', dove c'erano battute ironiche su Berlusconi e sul premier britannico Gordon Brown. E infine Santoro, nel sottolineare che se le tre reti Rai non possono parlare contro il governo, se non lo può fare La7 per ragioni legate alla telefonia e non lo possono fare le tre reti Mediaset, ha chiuso questo capitolo della trasmissione dicendo che a questo punto è lui a chiedere all'Agcom "chi è che deve garantire il contraddittorio in questo Paese?". CONTINUA ..."

Le motivazioni dell'ufficio legale della Rai

Intanto si apprende che ci sarebbe il doppio ruolo di Patrizia D'Addario, testimone chiave in un procedimento penale e prima imputata in un altro procedimento, alla base della scelta degli

uffici legali di viale Mazzini di inviare una nota alla redazione di Annozero per "sconsigliare" la messa in onda della trasmissione. Un atto dovuto, spiegano fonti di viale Mazzini, che avviene ogni qualvolta siano previste interviste o partecipazioni nelle trasmissioni Rai di personaggi che, con azioni o parole, possano prestare il fianco a querele o denunce. Proprio il doppio ruolo della D'Addario, si legge nella note dell'ufficio legale, "comporta il rischio che la partecipazione influisca sullo svolgimento delle indagini in corso. Fattispecie che la vigente normativa in materia pone espressamente quali presupposti ostativi alla partecipazione". (S.Bio.)

1 ottobre 2009

 

 

 

 

Patrizia D'Addario alla prova del video

di Stefano Biolchini

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2 ottoobre 2009

Ad AnnoZero: "Confermo tutto"

Come una provetta professionista del video. Mai un attimo di tentennamento o nervosismo davanti alla telecamera. Al di la dei contenuti Patrizia D'Addario sullo schermo appare "sicura", nonostante tutto. Oltre il fracasso , la cronaca, la politica e le opinioni. Capelli biondi lunghi e liscissimi, scriminati nel mezzo. E' vestita di nero. Non mostra gioielli, anche se una catenina leggera brilla sul collo appena incorniciato dal vestito castigato. Il viso sempre leggermente reclinato di lato, ad offrire il profilo migliore. E' vagamente sexy e soprattutto "buca" il video. Televisivamente quasi perfetta, non fosse per quelle sopracciglia troppo bistrate, a sminuire gli occhi. Adagiata su una poltrona rossa e protesa sempre in avanti, nel bene e nel male, amata o detestata, appare mediaticamente come "la donna dell'anno". Protagonista di uno scandalo planetario. Parla del padre suicida, evoca con le parole e con la mimica la complicità e la comprensione del pubblico. Non un oracolo come la definiscono in trasmissione, piuttosto una Medea, dei nostri giorni. Drammaticamente perfetta. Racconta la violenza subita, e quante donne si sono sentite con lei. Passano i minuti in trasmissione e la escort fredda e ricattatrice quasi svapora. Resta la donna, con tutte le ambiguità e gli oscuri del caso.

Per la giornalista Norma Rangeri una persona degna della casa del premier non la si può escludere dalla tv. E sia, lei è una moderna incantatrice. Su tutto prevalgono instancabili i grandi occhi allungati, il kajal che segna e marca il contorno come fosse la Callas di pasolininiana memoria. Talvolta rivolge lo sguardo all'insù: chissà chi guarda? Le sue parole sono languide, a tratti sussurrate. Parlando di Berlusconi usa toni e parole che parlano d'affetti. Nel dirlo non sembra credibile, ma la voce è suadente. "Il presidente era molto affettuoso e molto gentile". E in crescendo: "Si è interessato alla mia persona". Parla di sè in terza. Poi fa la signora: "Non voglio entrare in merito alle cose della notte". Un po' troppo pudica per essere una escort, ma in televisione la pudicizia talvolta ripaga. O per lo meno marca il contrasto, vista l'oscenità che dilaga sui palinsesti. E ancora: "la mia felicità era legata al fatto che lui era molto attento al mio progetto. Il giorno dopo mi ha chiamato ed ero felice". Facile facile. Evocare la felicità, lo sanno tutti, produce un buon effetto sul pubblico. Sa anche piccarsi e si fa valere: "mi fate sempre le stesse domande". Non appare intimorita dai "leoni" del giornalismo video. Recita la parte della vittima a meraviglia, anche quando spiega "non volevo ricattare Silvio Berlusconi. Ho sempre registrato i miei incontri perché ho avuto problemi nella vita e se registravo mi sentivo più sicura. Se avessi voluto ricattare Berlusconi avrei fatto ben altre cose". Sarà? Il sangue freddo non sembra mancarle. Ha registrato, parlato, rilasciato interviste e sbancato gli ascolti in tv. Una donna dalle molte sfaccettature. Ha un unico sussulto di fastidio quando il direttore Maurizio Belpietro le domanda come si guadagni da vivere. La risposta è evasiva, la voce si fa piccata. Eppure a vederla, a sentirla, non si possono non comprendere le ansie di quei consiglieri o esperti di comunicazione che non la volevano in video: più che per le sue parole Patrizia può far paura per il suo viso, per il suo appeal. In una società dove a contare è sempre più l'apparenza la D'Addario ha tutti i numeri per impadronirsi dello schermo. E questo gli spettatori italiani non lo sapevano fino all'Annozero di ieri. Non fosse lei con la sua storia potremo dire che la signora avrà un futuro. Nel video, s'intende.

2 ottoobre 2009

 

 

 

 

 

Ascolti record per Annozero:

7 mln di spettatori, 28% di share

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2 ottobre 2009

Record per la seconda puntata di Annozero. Ieri sera il programma di Michele Santoro, che ha ospitato in collegamento video Patrizia D'Addario è stato seguito da oltre 7 milioni di telespettatori, per uno share del 28.92%.

Su Raiuno le due puntate di Don Matteo hanno fatto il 21,87% di media con 5.773.000 e le due di Doctor House su Canale 5 il 15,93% e 4.840.000.

Di rilievo anche lo share registrato da Porta a Porta, che è andato in onda in diretta con ospiti Ignazio La Russa e Paolo Romani. Il programma che all'inizio ha riproposto spezzoni dello stesso Annozero commentati in studio dagli ospiti, ha registrato il 27.4 % di share, ed è stato seguito da un milione e 87 mila spettatori, dato importante considerando l'abbassamento, in seconda serata, della 'platea' di telespettatori.

2 ottobre 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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